Skip to main content

Afterhours in concerto a Modena – recensione

Questa sera, 9 settembre, sono al concerto degli Afterhours, nella tappa Modenese del loro “Hai Paura Del Buio? Tour 2014”, concerto, anche questo, che fa parte del cartellone eventi della “Festa Ponte Alto” per la Festa de l’Unitá provinciale di Modena.

logo-slide-articolo
Lampi. La parola che assocerò questa sera al concerto degli afterhours è lampi. Salgo in macchina scruto il cielo e vedi solo lampi. Che strano mi dico, oggi non davano pioggia. Forse sarà l’influenza di Manuel Agnelli che vuole ricordarci che questa è un’occasione da non perdere assolutamente.

Nel tragitto che mi separa dall’arena concerti ci sono alcuni piccoli frammenti di vita quotidiana che mi fanno riflettere:

  • basta un leggero accenno di pioggia e le persone fuggono
  • le giostre della festa sono vuote, la gente preferisce le sale slot
  • quell’odore di carne abbrustolita al falò non andrà mai via da questo posto

afterhours-1024x477

Arrivo purtroppo a concerto già iniziato ma intorno a me vedo un’arena quasi piena, a significare che Modena nonostante tutto apprezza gli Afterhours.
Il palco, rispetto al concerto molto più minimale di Battiato, è relativamente maggiormente allestito con luci di sfondo, la band al gran completo ci sovrasta al centro palco. La cosa che apprezzo molto è la varietà del pubblico: vedo molti bambini.
Complimenti a questi genitori così rari che, si spera, faranno amare a questi figli la musica, tutta.

La seconda parola che mi segnerò questa sera è: carica. Si addice notevolmente ai lampi che ci accompagnano durante questa prima parte di concerto.  Ed anche un violino sul palco si sposa per la causa. L’aria che respiro intorno è intrisa di preghiere affinché si eviti la pioggia almeno fino alla fine del concerto e sono certo sarà così. Sarebbe il finale perfetto, soprattutto in questa settimana di incertezze politiche ed in questo luogo del PD, quasi a  voler affermare: noi, nonostante tutto ci siamo.

Tutta l’energia…” canta Mr. Agnelli “tutta l’energia…”
Gli afterhours sono una di quelle band che fino a stasera avevo ascoltato ahimè solo in disco e mai live, mea culpa. Un pò come fu ad aprile per il concerto di Enrico Ruggeri, nel quale ho realizzato quanta musica mi fossi perso negli ultimi anni.

Qui sono attorniato da queste sonorità grezze ma penetranti, quasi graffianti. I colori che si immergono in questo mood sono rosso, bianco e blu. Ossia: la carica, la neutralità e la calma. Questa esibizione la vedo così. Calma, carica e neutrale.

È forse per questo che ha abbracciato tutto questo pubblico stasera?

81

Ad ogni cambio brano, il cambio chitarra è d’obbligo. Adoro queste sottigliezze. Come sto apprezzando la cura nel suono, le chitarre così dure e grezze, per non parlare della batteria che trasporta con una gran pacca ed un Groove deciso, netto.

La serata si è scaldata notevolmente, nelle prime file inizia il pogo ed almeno metà pubblico prende il posto di Manuel che incitando la massa alimenta ancor più questo fuoco musicale che ha preso vita sotto al palco, non mancheranno altri numerosi momenti del genere durante tutta la serata. E mi sembra giusto. Se lo meritano, hanno una carica pazzesca.

I lampi ci lasciano. “Tutte le nostre preghiere sono state ascoltate” , sento affermare all’unisono intorno a me. Passano pochi minuti e veniamo travolti da un nubifragio. Il concerto viene interrotto. La pioggia, almeno per ora, ha vinto.

Sembra una guerra alla cultura, in tutte le sue forme. La pioggia cerca di lavarci per allontanarci ma così non è, anzi… Il pubblico rimane compatto sotto al palco e questo sferzata d’acqua ha infiammato ancora di più l’atmosfera già ad alti livelli. Il pubblico ne vuole ancora, non gli basta. Si preannuncia un finale a fuoco e fiamme.

Ed è così. Mr. Agnelli e la band rientrano sul palco e gettano la giusta benzina su questo fuoco incontrollabile che è il pubblico di Modena. L’ultima parte del concerto è un sereno delirio intriso di libertà. Anche questa sera la cultura ha vinto sopra ogni cosa. È la pioggia ha solo contribuito ad infiammare ancora di più quest’arena spettacoli.

Il concerto è finito. È una grande festa, ora non scorre più la pioggia ma autostrade di birra e sorrisi. Buonanotte Afterhours, buonanotte Modena.

Fonte  Foto PdMoMag – Foto di Antonio Tomeo e Dante Farricella per PD Modena

Ho sempre sognato di poter scrivere liberamente di musica. L’articolo che hai appena letto rientra nel mio progetto che ho chiamato menomasia (unione delle parole meno male così sia); menomasia non è solo una rubrica musicale, ma è al contempo la speranza di poter continuare ad inseguire la musica, quella vera, vissuta nei live. Al di fuori degli schemi commerciali tradizionali. 
Se ti è piaciuto l’articolo, se ti ha fatto schifo, se non lo hai apprezzato, insomma: se hai qualcosa da dire, scrivilo qui sotto nel form dei commenti sarò lieto di conoscere la tua opinione! Oppure utilizza i tasti in alto a destra nella pagina per condividere l’articolo con i tuoi amici. Intanto ti ringrazio per aver letto e ti invito a non perdere tutte le interviste della rubrica cliccando qui.

Christian DeLord

Author Christian DeLord

Mi chiamo Christian Carlino, in arte DeLord, classe 1985. Pianista, compositore e creativo dall’animo pop ma con innata la voglia di imparare e formulare sempre nuove idee. La libertà di espressione fa parte del mio modo di essere e trova forma nelle mie passioni.

More posts by Christian DeLord

Leave a Reply

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.