Mi chiamo Christian Carlino in arte DeLord e sono un Creativo, Pianista e Scrittore dall’animo pop.
La libertà di espressione fa parte del mio modo di essere e si inserisce in modo armonico alle mie passioni. Elegante sognatore, le mie melodie accompagnano una danza di note che richiama i sogni ed abbraccia il mondo delle emozioni.
LA MIA DOMANDA GUIDA È
Come posso essere ancora più me stesso ed essere luce per me e per gli altri?
Nella mia vita mi sono sempre occupato in un modo o nell’altro di comunicare quello che sentivo dentro ed aiutare le persone ad esprimere il loro mondo interiore attraverso le emozioni. A volte ci sono riuscito ed altre no, ma non importa.
Dopo tanti anni di ricerca ho capito che quello che cerchiamo e vogliamo essere è già dentro di noi ed a noi non rimane che vivere per imparare in ogni attimo ad essere la migliore versione di noi stessi.
Le mie passioni mi hanno accompagnato ad intraprendere vari progetti che spaziano dalla Musica, alla comunicazione con InnoBrain, l’arte con VETA e lo spettacolo con il progetto Visual Piano.
Ho sempre seguito i miei progetti, scrivendone i contenuti ed ho avuto la fortuna di incontrare persone meravigliose in questo cammino che mi hanno aiutato a realizzare i miei sogni.
2021...
Un nuovo inizio
Ho sempre pensato che tutto quello che ci succede in vita sia non solo la conseguenza delle nostre scelte, ma sia anche la somma di alcune decisioni, dei punti fermi, che abbiamo scelto di incontrare prima ancora di incarnarci in questa vita e a noi non rimane che percorrere la strada, fino in fondo senza paure.
2021...
Ritorno all’Uno
Nel corso 2021 mi avvicino ad una scuola di Self Awareness con la quale sto approfondendo gli studi di Georges Ivanovič Gurdjieff. Questo è un nuovo capitolo ancora da scrivere. Prima di continuare a leggere, ti ringrazio e ti invito a tenerci in contatto, trovi tutti i miei riferimenti nella pagina Contatti.
All’inizio di questo percorso mi trovavo in un momento in cui, sulla soglia dei 30 anni, avevo iniziato a farmi domande differenti dal solito. Sentivo dentro di me l’esigenza di voler trovare quelle risposte che cercavo da tempo, di cui parlavo attraverso la musica o che mi si presentavano davanti tramite il lavoro quotidiano come creativo e strategist nel mio studio (InnoBrain).
Scorri in basso per scoprire a ritroso questa storia.
2015 | 2020
La scoperta della Meditazione
In questi anni dedico le mie energie nel consolidare l’avvio del mio studio InnoBrain grazie al quale, entro in conoscenza con una sciamana con la quale inizio un percorso di guarigione interiore attraversando varie tecniche tra cui anche il Theta Healing, tecnica che insegna come utilizzare al meglio l’ intuitività. Ne rimango affascinato e decido di approfondire meglio questa tecnica partecipando a diversi seminari e percorsi che mi hanno portato a migliorare la mia vita. Mi sento affine con questa filosofia che inizia a dare finalmente delle risposte alle domande che mi stavo facendo da tempo.
In questo periodo decido di riprendere a studiare pianoforte ed inizio un nuovo percorso di formazione musicale con il maestro Nicola Rigato con il quale studio composizione e tecnica pianistica presso Four Casa di Musica a Modena.
2015 | 2018
Il progetto Gate – PT 1
Nel 2015 vengo contattato da un compositore e produttore svizzero con il quale nascerà una profonda amicizia, il suo nome è Mattia Rissone. La proposta era quella di lavorare ad un progetto che facesse incontrare la cultura italiana con quella giapponese mettendo in contrapposizione tradizioni, arti culinarie e spiritualità, individuando delle connessioni tramite la musica. Il progetto si chiamerà Gate, perché riferito al concetto di “porta” come passaggio, qualcosa di ignoto ma anche un collegamento tra una cosa ed un’altra. Il Giappone è un paese che mi ha sempre affascinato e mai avrei immaginato di poter realizzare un progetto interamente dedicato ad esso.
2015 | 2018
Il progetto Gate – PT 2
Il progetto nasce e umilmente traccia un percorso possibile tra Oriente ed Occidente, due culture apparentemente agli antipodi ma che hanno in comune profonde radici, tradizioni locali e sociali quasi imposte da un segnale che non percepiamo, non tocchiamo con mano ma che, ha una nuova frontiera, quella della globalizzazione.
In questo progetto ho avuto l’onore di collaborare con Mattia Rissone che mi ha arricchito umanamente e profondamente nella produzione di 9 videoclip e 10 brani musicali dalle sonorità che non avevo mai studiato. Un progetto stupendo che mi porterò dietro per sempre. La nostra collaborazione si interrompe nel 2020.
2014 | 2015
VETA e un nuovo modo di fare musica – PT 1
Mentre lavoro a nuova musica, suono in diversi teatri ed eventi, inizio a chiedermi come posso fare per esprimere al meglio durante le mie esibizioni la parte emozionale di una musica che non ha voce. Voglio creare una scenografia nuova per le mie performance.
Sono un grande appassionato di vintage e possiedo oltre 100 pezzi di televisori degli anni ’60 e ’70. Questi oggetti colorati, importanti per la nostra cultura, simbolo di una società in divenire. Vedo in loro un nuovo utilizzo: togliere la polvere ed inserire colori che possano trasmettere qualcosa allo spettatore attraverso la cromoterapia. Inizio a fare diversi esperimenti, ricercare i giusti materiali ed il progetto prende vita come cornice di alcuni eventi.
2014 | 2015
VETA e un nuovo modo di fare musica – PT 2
L’idea di costruire una scenografia one-shot si trasforma in un vero e proprio progetto a cui mi dedico intensamente. Le tv colorate che utilizzavo sul palco diventano VETA, un progetto con il quale veicolare ancora meglio le emozioni attraverso l’utilizzo dei colori e poter far riflettere sul concetto della Memoria. Presento il progetto all’interno del Salone del Mobile, in collaborazione con l’azienda Scab Design.
VETA diventa parte integrante delle performance di DeLord, associando la cromoterapia ad ogni brano che suono sul palco..
Mi pongo molte domande sul senso della vita ed inizio a scrivere nuovi brani per concludere l’album Glass. Il progetto si interrompe, conosco il compositore Mattia Rissone, che mi propone di collaborare ad un progetto che mi porterà in Giappone.
2012 | 2014
Sognare fa viaggiare e meditare – PT 1
Nel 2014 inizio a lavorare ad un nuovo progetto con l’esigenza di esprimere quel cambiamento che avevo iniziato a sentire interiormente. Inizio a lavorare ad un disco che avrebbe dovuto avere come nome Glass. Mi avvicino alla fisica quantistica partecipando ad un progetto di ricerca chiamato Quantum Genius ed alla spiritualità. Inizio a lavorarci e pubblico il primo singolo del progetto: “Un Respiro”. Questo brano mi permette di coniugare durante le mie performance la meditazione. Facendo ascoltare al pubblico il brano, condividevo metodi per il controllo della respirazione, per scoprire sempre di più parti nascoste e per conoscere meglio noi stessi.
2012 | 2014
Sognare fa viaggiare e meditare – PT 2
In questi anni scopro che molta della mia musica è comparsa in diversi spot promozionali, documentari indipendenti e fa da sottofondo a diverse centinaia di video presenti su YouTube. Tra i vari video vengo a conoscenza del cortometraggio“Hameln”, che ha vinto un premio dell’Unione Europea nella categoria a favore dei diritti umani.
Se sei curioso lo puoi vedere a questo link.
In questi anni inizia a prendere forma quello che poi diventerà InnoBrain Studio.
2009 | 2012
Dalla Band a Visual Piano – PT 1
Mentre mi trovavo ad esibirmi per presentare alcuni brani inediti nel lontano 2007, venni contattato dal bassista di una nuova band che si stava formando a Modena e che avrebbe portato un nuovo genere in Italia: il J-Rock. Diventai così anche il tastierista della band DNR (Dreams Now Reality), facevamo musica J-Rock ed avemmo un discreto successo in Italia ed all’estero. Iniziammo a girare e a viaggiare, dall’Alcatraz di Milano fino alla gelida Mosca in Russia. In quel periodo dividevo i miei impegni in questa doppia vita tra il piano solo e le tastiere, proponendo la mia musica da solista così classica e romantica in luoghi dove si ascoltava heavy metal o hip pop anche per stimolare un pubblico differente.
2009 | 2012
Dalla Band a Visual Piano – PT 2
Ad un certo punto però rimanere a metà tra due mondi mi stancava e l’emozione di suonare da solista stava prevaricando sui palcoscenici con le luci psichedeliche. Inizia così un intenso periodo per finalmente propormi a teatro. In quel periodo stavo lavorando ad un progetto che si concretizzò con Visual Piano, spettacolo teatrale che univa musica, poesia, danza e il mapping 3d. Creavo con le mani, non solo per farle scivolare sulla tastiera, ma anche per costruire una struttura con tutte le mie poesie in relazione a dei quadri per scaturire una riflessione interiore ai partecipanti.
Visual Piano parte in tour con al mio fianco Marco Benisi che si occupava del mapping 3d. Durante Visual Piano ho presentato gli album Sognare part. 1 e 2 insieme alla mia raccolta di poesie ed a quello che sarebbe diventato in un secondo momento il progetto VETA.
2000 | 2007
Early age – PT 1
DeLord è sempre stato DeLord. L’incontro con la musica è avvenuto “per caso”. Provengo da una famiglia molto legata alle tradizioni ma dove non si è mai studiato musica. Ho un ricordo di molto tempo fa, ero con mio padre in una televisione italiana per cercare di essere scelto come testimonial per uno spot televisivo; dopo la selezione un uomo venne da me e mi disse “Scegli quello che vuoi, vogliamo darti un regalo per la partecipazione”. Non so perché, ma tra tutto quello tra cui potevo scegliere (tonnellate di giocattoli per bambini…) scelsi una mini-tastiera musicale ed ero uno dei bambini più felici del mondo.
Oggi penso che quello sia stato il momento esatto in cui ho percepito che la vita mi ha donato la gioia di essere musicista. Dopo tanti anni ho capito che quel bambino cercava di condividere un messaggio: vivi per imparare ad essere te stesso.
2000 | 2007
Early age – PT 2
Non ho mai frequentato il Conservatorio ed il mio è un percorso da autodidatta, ho avuto diversi insegnanti che mi hanno seguito e che ringrazio per tutto quello che mi hanno trasmesso: Marilena Scarpitti, Enrico Bernardi, Alessandro Lunati, Davide Fregni, Nicoletta Olivieri.
Fino all’età di 16 anni ho suonato in diverse Cover Band ed in particolare nei primi anni 2000 suonavo in una band cover dei Deep Purple, il tastierista della band hard rock inglese si chiamava John Lord, così fu da quel momento che molta gente iniziò a chiamarmi “il Lord”. Mi piaceva perché aveva intrinseco un significato romantico ed inoltre John Lord era uno dei miei idoli. Il nome che utilizzo anche oggi nacque poi perchè alcuni organizzatori, invece di chiamarmi correttamente “The Lord”, scrissero “DeLord”. Mi piacque e mi fece ridere, lo scelsi e diventai per tutti DeLord, il pianista scrittore.