Oggi ho letto un articolo molto interessante pubblicato su allday ed ho deciso di ripubblicarlo qui perchè mi ha colpito molto e mi ha fatto accostare le immagini di Fukushima ad uno dei miei telefilm preferiti: The Walking Dead.
Se tra voi c’è qualcuno che non sa di cosa si tratta, è giunto il momento di andare ad approfondire una delle serie cult degli ultimi anni. Vi lascio alcuni link da leggere alla fine del mio articolo 😉
Ma torniamo a noi. Come dicevo, oggi mentre sfogliavo le notizie su twitter mi sono imbattuto in un articolo molto interessante che mostrava le immagini della città di Fukushima dopo soli quattro anni dal disastro nucleare del 2011; le foto mi hanno molto colpito. Innanzitutto per il forte legame che mi ha subito fatto pensare a The Walking Dead ma successivamente anche al legame con una nuova concezione di passato che, a mio giudizio, si sta iniziando a delineare nel nostro presente.
Mi ricordo che quando ero piccolo, quando pensavo alla storia, mi venivano in mente dei fatti talmente remoti che sarei dovuto andare a ritroso nel tempo di almeno dieci anni se non di più per cercare qualcosa che per me assumesse un significato degno da associargli il termine “storico“. Oggi è tutto così diverso, almeno per me… mi volto indietro e tutto quello che è successo solamente un mese fa equivale a quasi cinque anni di distanza, mentre invece altri fatti accaduti due anni fa assumono dieci anni e così via; oggi quando ho visto le foto di Fukushima, mi è tornato alla mente il disastro ma avevo la percezione che fossero passati più di dieci anni…
Devo ancora elaborare per bene tutto questo. Scrivo così questo articolo di getto per voler iniziare una sorta di dibattito con qualcuno di voi là fuori, non si sa mai che con qualcuno riusciamo a capirci meglio su tutto questo… mi sto forse alienando talmente tanto dalla realtà che non ho più la percezione del tempo che passa? Forse la mia memoria a lungo termine sta iniziando a svanire? Non saprei. Alcuni sostengono che ad un certo punto della tua vita inizi a scremare maggiormente tutto ciò che ti accade intorno per mantenere solamente l’essenziale; ma tutto ciò inizia quasi a spaventarmi…
Ora di sicuro vi sarete chiesti come mai ho citato The Walking Dead all’interno dell’articolo, è semplice: la maggior parte delle foto che pubblicherò qui di seguito mi hanno ricordato ad un livello pazzesco molte scene del telefilm. Desolazione, attimi, il mondo che si ferma, il materialismo che viene a decadere, il possesso, la proprietà, la vita di tutti i giorni, insomma tutto ciò che ci sembra così normale d’un tratto diventa nulla. Questa è l’associazione che ho fatto tra i due avvenimenti anche se da un lato abbiamo una tragedia vera e vissuta e dall’altro un telefilm che racconta un’ipotetica realtà che potremmo vivere nei prossimi decenni…
D’altronde c’è un’altra grande riflessione che mi è venuta in mente confrontando questi due argomenti: ogni giorno passiamo il nostro tempo inseguendo il materialismo ed il consumismo più estremo e non ci rendiamo mai conto che nonostante tutto quello che possiamo permetterci di comprare, tutto ciò rappresenterà sempre solo una piccola infinita parte di tutto quello che il mondo e l’universo hanno da offrirci ed è per questo che spesso ci ritroviamo poi a dover rimanere attaccati a tutto ciò, per non perdere noi stessi…
La morale del mio discorso è nascosta in questa frase: conosci te stesso ed impara a vivere in solitudine, allora sarai pronto per affrontare anche quello che ti sembrava impossibile fino a prima di allora…
Appronfondimenti: The Walking Dead | Fukushima |
Letture consigliate:
GALLERIA FOTO
Condivido la stessa percezione quando parli di avvenimenti accaduti da poco che appaiono lontanissimi. Penso che dipenda dal fatto che viviamo sul tapis roulant. È triste da dire ma anche le emozioni scorrono rapide e ciò che ci ha fatto commuovere due giorni fa fra due giorni passerà in secondo piano. Forse fa parte del nostro più profondo istinto di sopravvivenza, forse le cose le viviamo realmente solo quando ci siamo immersi. Lì il tempo si ferma, in una realtà parallela dove possiamo afferrare l’essenza di ciò che conta davvero.
Tu che soluzione avresti per uscire da questa sensazione così disorientante?
Io ho iniziato a mettere le cose in fila, cercando di perdermi molto meno per seguire tutto… però comunque ritorno sempre a questo stato in cui mi ritrovo a ricordare avvenimenti che sembravano lontani decenni nel tempo ma che invece sono solamente di pochi mesi fa… ha dell’incredibile tutto questo.
Bell’articolo.. Io credo che l’effetto “lontananza nel tempo” possa essere dato dal fatto che siamo martellati continuamente da mille informazioni, quindi si fa presto a dimenticare quelle vecchie..
Concordo con te Amos. Alla fine stiamo vivendo un periodo storico dove il flusso di informazioni è tale da sentirsi persi e mai totalmente informati… troppi input. Un giorno equivale ad un mese, un mese ad un anno e così via… è una strana illusione del nostro tempo.