La musica di Christian Delord colonna sonora di un cortometraggio in Turchia
Ho da poco scoperto che il mio brano “Inseguirsi” è stato selezionato come colonna sonora per il cortometraggio Hameln, dei registi (almeno credo) Gültennur Batmaz / Umut Şilan Oğurlu. Purtroppo mi è molto difficile reperire informazioni più precise.
E’ nato tutto per caso. Alcuni mesi fa mi sono iscritto ad un portale perchè volevo scoprire quali video su Youtube contenessero la mia musica, e così dopo alcune settimane, mi sono ritrovato in mano una lista di un centinaio di video di svariato genere.
E’ così iniziata la mia attenta visione di ogni singolo video, susseguita da un ulteriore catalogazione e un leggero sentore di stupore, accompagnato all’ennesimo sorriso di felicità. Ebbene sì: la felicità. Questa grande sconosciuta che siamo soliti evitare nelle nostre vite (oppure siamo soliti mascherare sotto forma di consumismo-felicità). Ho iniziato a chiedermi come fosse possibile tutto ciò…ed avevo una risposta in mano: Internet. Molti miei “colleghi” odiano internet; soprattutto ai livelli alti. << “Perdiamo in termini di vendite” “Internet è il male”>>. Mentre invece io credo che sia l’invenzione che più di ogni altra cosa stia radicalmente cambiando il mondo, nel profondo. Finalmente chiunque ha la possibilità di dimostrare quanto vale aldilà dei numeri. Difatti in qualsivoglia ambito li vogliamo mettere, i numero l’hanno sempre fatta da padrone. Prima ancora delle emozioni.
Molto tempo fa, credevo che la strada migliore fosse quella della commercialità nell’emergere a qualsiasi costo, pur di emergere. Col tempo (e dopo tanti errori per mia fortuna) ho imparato che l’unica strada, la via migliore da seguire, resterà sempre la via del cuore. Sarà sicuramente la strada più difficile da correre me ne rendo conto ma, sarà quella che mi darà più soddisfazione quando un giorno mi guarderò indietro e sarò comunque felice di tutto quello che sempre fatto, senza scendere a compromessi (mai), senza vendermi (mai), senza rendere tutto superficiale (mai).
Ed è così che in questo momento sto osservando intorno a me la mia musica classica che lentamente si muove e gira il mondo alla ricerca delle emozioni della gente, le più nascoste. Quelle emozioni rimaste per troppo tempo ad assopire nel profondo delle nostre paure, che ora sono solamente alla ricerca della giusta via per fuggire e riprendersi il loro posto.
E le vostre emozioni dove sono finite? Dove le avete lasciate?
Lascia la tua opinione nei commenti sotto a questo articolo e parliamone insieme.
Ma se il brano si intitola “Inseguirsi” e nel cortometraggio si vedono dei bambini con un adulto mentre percorrono una lunga strada e alla fine arrivano davanti al muro di una casa dove l’adulto diventa un maestro che comincia a scrivere mentre i bambibi devono ricopiare tutto sui loro quaderni…sembra quasi che il video voglia trasmettere proprio questo, che bisogna inseguire tutto ciò che ti offre una possibilità di diventare una persona migliore ome, per l’appunto, l’istruzioneXD
L’istruzione rende liberi Vale 😉
Sono sempre più convinto che nel nostro futuro sarà fondamentale la CONOSCENZA. Tutt’attorno a noi sta crollando un sistema vecchio, obsoleto, che si basa su principi totalmente errati che non possiamo più permetterci di percorrere. E questo è solo un piccolo messaggio nel mare del nostro caos mondiale, ma sono sempre più convinto che ogni piccolo messaggio, magari nell’immediato sembrerà non creare nulla ma, unito a tanti altri sparsi per il mondo, contribuirà a modificare radicalmente il nostro futuro in meglio.
Penso che in questo tuo post hai espresso l'”essenziale”: Le emozioni, e non i numeri, sono il succo delle cose!
Hai davvero un bel modo di esprimerti, di esprimere i tuoi concetti e le tue emozioni attraverso parole e musiche che si “inseguono” in sintonia perfetta.
Il brano “Inseguirsi” nel cortometraggio che ci hai riproposto ci calza davvero a pennello e trasmette, assieme alle immagini, un messaggio fortissimo infatti trovo che sia sottilissima l’immagine di quell’adulto che va a bussare alle porte dei bambini per “reclutarli”. L’ossimoro è dato dall’azione nel contesto, infatti, qui queste reclute non diventeranno futuri kamikaze, ma vengono raccolti per ricevere della cultura che, un giorno, fonderà le basi per un Paese nuovo, meno violento e ignorante!
Grazie Chiara! E’ proprio questa la cosa fantastica. Tutti noi pensiamo che solamente perchè ci propinano quotidianamente un’immagine di totale terrore, i paesi del medio-oriente siano tutti etichettabili in questo modo…ma non è così. La televisione ed i mass-media in generale, restituiscono purtroppo una visione molto distorta della realtà; io dal mio canto non posso essere che felice di sapere che la mia musica venga usata per uno scopo di sensibilizzazione.