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L’utopia di essere se stessi

« I giovani vogliono sognare, vogliono avere un’utopia, vogliono pensare che sia possibile un mondo migliore, e questo è il bello. Allora perché definire l’utopia come negativa? Secondo me si può davvero cambiare il mondo, per farlo però prima dobbiamo riuscire a cambiare noi stessi.

È chiaro che non possiamo consumare più di quanto già consumiamo o cercare di aumentare a dismisura lo standard di vita, anzi dovremmo cercare di ridurlo o perlomeno di non sprecare. È perverso pensare che progresso voglia dire crescita.

Prendere coscienza. Solo prendendo coscienza di quel che si fa inutilmente si può capire quali siano le cose che realmente ci servono, utili davvero per vivere meglio, per prendere più tempo. » ─ Tiziano Terzani intervistato da Federica Morrone nel 2002.

Oggi un ricordo della mia infanzia mi è apparso così limpido che mi ha aperto la mente. Apparentemente la citazione di Tiziano Terzani che ho inserito all’inizio di questo post-pensiero sembra non centrare nulla con quello che scriverò ma, seguimi.

Come ti dicevo, oggi un ricordo della mia infanzia è emerso. E’ buffo come a volte le questioni si risolvano nel modo più semplice possibile. Negli ultimi anni sono andato alla ricerca di un senso, di una strategia, di dare forma a tutto quello che faccio cercando di controllarlo. Più lo controllavo e più mi sfuggiva di mano.

Quest’ultima frase ora è liberatoria: il pieno controllo su ogni cosa è la più grande fregatura di tutti i tempi. Solo quando riesci a perdere il controllo di ogni cosa allora comprendi quanto tu sia così fragile e buffo rispetto alla grandezza di tutto quello che hai intorno. Nulla è stato creato per caso, nulla è lì per caso ma è lì’ a pieno supporto della tua vita per esprimerla al massimo ma soprattutto per ESSERE.

Viaggio nei paesi Baltici: Estonia, Lettonia, Lituania per Eneloop Amabassadors Tour

Sono rientrato da qualche settimana in Italia dopo un viaggio nei paesi Baltici (Estonia, Lettonia, Lituania), per il progetto Eneloop Ambassador’s Tour e tutto ha preso un senso differente. Sono rientrato da questo viaggio con la consapevolezza che troppe volte ci facciamo fermare dai nostri limiti mentali e ci precludiamo delle esperienze fantastiche che sono proprio lì davanti ai nostri occhi per essere vissute. Sarà per la paura del giudizio degli altri? Sarà perché siamo troppo presi in questioni così futili se paragonate alla grandezza della natura?

Non saprei dare una risposta unica e certa, ad ognuno il compito di cercare la propria risposta. Questo viaggio fantastico mi ha regalato due importanti risposte di cui farò tesoro:

  • I limiti che la mente ci pone davanti sono proprio lì per essere superati
  • Ogni limite che superi è una porta che si apre per esprimere te stesso

La consapevolezza di poter superare i propri limiti ha un effetto benefico inspiegabile, una volta realizzato e superato un limite che ci eravamo posti, l’asticella di quello che vuoi realizzare si pone su un livello sempre più alto ed è lì che inizi a vivere, a respirare ogni attimo di questa vita.

Quali sono i limiti che ti poni? Quali sono quelli che vuoi superare?

Come dicevo all’inizio di questo post oggi un ricordo d’infanzia mi ha riportato indietro di almeno ventanni: mi ha riportato nell’esatto momento in cui vivevo l’esperienza di ricevere in regalo un gioco che avevo sognato per mesi. In quel momento, nell’ingenuità del bambino, esprimevo esattamente me stesso senza nessuna barriera e senza nessuna costruzione o maschera. Condividevo la mia felicità col mondo, per me al massimo della gioia e per altri forse così futile ma per me importante.

E’ questo il concetto che mi porto a casa stanotte dopo questo flusso di scrittura. L’espressione della mia felicità è importante, la libertà d’espressione è la mia felicità come la leggerezza nel poter semplicemente vivere, senza nessun tipo di maschera a filtrare ciò che sento.

Ciò che senti, esprimilo. Fallo tuo e regalalo al mondo.

Buonanotte.

 

Viaggio nei paesi Baltici: Estonia, Lettonia, Lituania per Eneloop Amabassadors Tour

Christian DeLord

Author Christian DeLord

Mi chiamo Christian Carlino, in arte DeLord, classe 1985. Pianista, compositore e creativo dall’animo pop ma con innata la voglia di imparare e formulare sempre nuove idee. La libertà di espressione fa parte del mio modo di essere e trova forma nelle mie passioni.

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