Lady Gaga a Milano, Forum 2014. Recensione concerto
Saranno almeno nove mesi che ho acquistato il biglietto per questa data unica in Italia di Lady Gaga ed il tempo, così come arriva, corre anche veloce. Nove mesi sono passati un lampo, giusto il tempo di un battito d’ali dall’altra parte del mondo. Ed eccoci qua, assieme ad alcuni amici, diretti al Forum di Assago, Milano. L’ultima volta che sono stato qui ho visto il concerto degli Incubus nel 2011… tutto un’altro concerto.
Entro al forum. Sarà che solitamente a vent’anni i concerti me li guardavo sempre nel parterre ma qui, è successo un episodio che ho definito uno scontro generazionale molto divertente tra chi ha scelto di godersi un concerto comodamente a sedere e chi, essendo stato deturpato del posto, ha deciso di occupare abusavimente il settore C del Forum stando in piedi… Niente di male comunque, sono bastati 5 minuti di lamentele garbate della mia fila e della prima fila per ovviare alla cosa. La generazione degli ’80 vince su quella dei dopo ’90.
L’atmosfera è a dir poco devastante. Sono le 21:05. Il pubblico urla, ne vuole. E non poco. Lady Gaga quanto mi stregherà questa sera? Molti di voi potranno pensare “ma che cazzo ci fa uno che suona il piano al concerto di lady Gaga?” Io gli risponderei liberamente “Vivo la musica e mi diverto.” Tutto è musica. E tutto è al tempo stesso relativo. Potrei collegare questo discorso a Stefano Bollani, ma poi dovrei aprire un capitolo a parte… ve lo racconterò in un altro momento…
Siamo immersi in un’atmosfera in cui l’inizio è un connubio di colorazioni rosa fucsia ed azzurro, colori che adoro in questo accostamento. Ciò che sono curioso di vedere è tutta la scenografia preparata da Gaga per questo evento italiano, oltre alla sua voce e presenza scenica pazzesca. And now, Lets the show Begin!
Devo ammetterlo. Sono veramente scioccato. Uno spettacolo incredibile già dai primi minuti. Anche se non conosco tutti i brani che farà questa sera, me ne sbatto totalmente. È uno spettacolo unico che merita di essere visto almeno una volta nella vita. Luci, scenografie, ballerini, tutto è futuristico. Mi ricorda in alcuni tratti la saga Star Trek. Da qui ho notato un piano nascosto all’interno di quello che sembrano vari pezzi di cristallo presi dalla grotta di Superman (La Fortezza della Solitudine).
L’abito con cui arriva in scena ricorda quasi la Carrà. Ok qualcuno mi picchierà per questa affermazione ma, vi giuro, è così. Adoro il rullante di questa batteria, così penetrante e secco. È giusto. Deve picchiare duro ed entrarti dentro tutta la sera. Complimenti. L’unico neo per il momento sono:
– la ragazza al mio fianco che mi urla tutti i suoi db nelle orecchie
– le cinque ragazze sulla transenna in piedi che hanno deciso di tornare a sfidarci e tolgono un po’ di visuale
Del resto, tutto perfetto. Ma c’era da aspettarselo.
È scomparsa. Dopo un finale di un brano molto in stile Carrà nei movimenti, Lady Gaga scompare dal palco calandosi in una botola. Attendiamo, ci sarà un primo cambio d’abito? Ricompare in stile Cowboy e si avvicina al piano immerso nel cristallo. Queste le sue parole prima di iniziare:
“6 anni fa quando scrissi la prima canzone non avrei mai pensato di arrivare fino a qui, questa sera voglio dirvi che se sono qui è solo grazie all’amore e noi siamo la rappresentazione che la libertà di essere creativi e l’amore possono fare qualsiasi cosa al mondo. Quanti di voi sono artisti qui questa sera? Ecco, dovete capire una cosa. Per esserlo non avete bisogno di un’etichetta, di un produttore discografico ma avete bisogno di credere in voi stessi nella vostra arte e nell’amore. Solo tramite esse potrete fare ciò che desiderate. Vi ringrazio per essere qui con me questa sera, per me è molto importante ed a prescindere che voi siate dei mostriciattoli o dei sognatori questa sera ci divertiremo di brutto.” Dichiarazione di Lady Gaga sul brano Manicure.
Il palco si è letteralmente trasformato, sono nati dei fiori quasi dal nulla è come sono nati sono anche magicamente scomparsi… Cosa ci aspetteremo adesso?
Entriamo in una nuova fase del concerto. Il palco è rosso e viola.
Ecco, devo dire una cosa. Se fossi ad un concerto dei Metallica apprezzerei un sacco le improvvisazioni dei musicisti tra una fase e l’altra del concerto ma in questo caso no. Ma d’altronde ci sarà un motivo (cambio d’abito?). Si ricomincia con Just Dance.
Si cambia atmosfera e Gaga esce fuori con un abito incredibile fatto di braccia di polipo a pois bianco e nero, quasi mi ricorda le opere dell’artista giapponese Yayoi Kusama. E si riparte con Paparazzi, che conclude al massimo salendo su un trono fatto ad artiglio che lentamente si erge sempre più in alto portandola al di sopra di tutti. Il pubblico è sempre più in delirio ed esplode definitivamente su Do what you want. Ed il brano si conclude con Gaga in ginocchio a braccia tese verso il cielo, momento perfetto per un piano e voce. Arriva, come se glielo avessi chiesto nell’orecchio; adoro. Adoro perché è un piano voce con influenze jazz che riprende sempre lo stesso brano, complimenti.
Questa è forse la parte che adoro di più, piano e voce. Molto intimo e Gaga ci regala altre parole sul nostro essere italiani:
“Questa sera alla fine della giornata non importa il successo che io abbia, i soldi, ma solamente dei miei nonni che fin da piccola mi hanno sempre detto che provengono dall’Italia. Nonostante tutte le pressioni, le responsabilità, il successo e tutto quello che faccio, io provengo da una famiglia umile e mi sento comunque una ragazza italo-americana. Mi sento molto fortunata ad essere qui e sento qualcosa di speciale qui questa sera in Italia”.
Questo piano e voce si trasforma ben presto in una grande ripresa di concerto ed è con You&I che sembra salutarci, non dopo aver omaggiato il film Velvet Goldmine riprendendo la famosa scena in cui Brian Slate si inginocchia e simula un rapporto orale con la chitarra di Kurt Wild. Se non avete visto il film Velvet Goldmine siete in debito con me, correte a noleggiarlo, scaricarlo, insomma guardatelo.
In questa pausa Gaga ci legge una lettera (questo momento mi sembra un pò preparato…)di un fan lanciata sul palco, in cui sembra voler condividere con noi tutto ciò che è il suo percorso fin’ora; un ringraziamento sentito e profondo a ciò che Lady Gaga rappresenta per lui.
Chiama a gran voce il ragazzo che ha scritto questa lettera e lo invita sul palco per dire a gran voce di non vergognarsi se nella nostra vita siamo etichettati come “diversi” perché, siamo nel 2014, ed è ora di iniziare a pensare in un modo più aperto e ad un mondo in cui una persona si possa sentire libera di essere gay.
Il momento si chiude con l’ennesima uscita di scena di Gaga. Il cambio è di nuovo un turbinio, l’atmosfera si ribalta e sembra quasi di stare all’inferno con queste tonalità sul rosso e nero. E difatti Gaga inizia ad intonare Judas al buio. Tre, due, uno, eccola. Ricompare sfuggita ai nostri occhi che la cercano. Capelli verdi acido e total black di pelle. Si riparte ed il Forum esplode. Ma ormai siamo in dirittura d’arrivo. E lasciamo spazio a questa Gaga sempre più sensuale. Entra un letto rosa.
Questo finale di concerto è un’intera parte dedicata alle coreografie ed il ballo. Tutto il corpo di ballo sul palco. Sul pezzo Mary Jane Holland Gaga cade esanime su se stessa (come nel video) e viene sorretta dal suo ballerino nero col quale inizia una danza sensuale e si riprende.
Si cambia totalmente registro, il palco improvvisamente si svuota. Gaga ci regala un brano dal suo ultimo disco registrato con Tony Bennet cantando la famosissima “Bang Bang (My Baby Shot Me Down)” di Cher, anni ’60. Ovviamente non può che tornarmi alla mente qualche scena del film Kill Bill e vorrei quasi che Uma Thurman si materializzasse su questo palco, sarebbe una grande sorpresa oppure semplicemente una mia libera follia navigata della mente.
Il concerto finisce su Swine. Buio totale. Ma il pubblico ne chiede ancora. Ed ecco che Gaga ci accontenta. Rientra per cantare l’ultimo brano. E l’escalamazione che sento al mio fianco è “Ecco è entrata Donatella” credo inteso come per Donatella Versace… l’entrata è regale, avvolta in un immenso abito bianco con strascico, Gaga si avvicina verso il palco per salutare il suo pubblico in un bagno di folla immenso. Si gode questo momento mentre il suo pubblico le intona un “Sei bellissima” di Loredana Bertè; Gaga ringrazia “You’re bellissima”
Un ultimo inchino dinanzi al forum ed il concerto si conclude. Un’esperienza unica che valeva davvero la pensa fare.
Il concetto che mi porto a casa da questo concerto ( e che per fortuna ho capito qualche anno fa e mi ha migliorato la vita) è:
“Ricorda sempre che se nella tua vita maltratterai gli altri, l’unica cosa che riceverai indietro sarà solo cattiveria e cose cattive. Se invece vivrai la tua vita in nome dell’amore donando amore e gratitudine agli altri, la vita ti donerà indietro altrettanto amore e benedizione per la tua splendida esistenza”
Buonanotte Milano.
Ho sempre sognato di poter scrivere liberamente di musica. L’articolo che hai appena letto rientra nel mio progetto che ho chiamato menomasia (unione delle parole meno male così sia); menomasia non è solo una rubrica musicale, ma è al contempo la speranza di poter continuare ad inseguire la musica, quella vera, vissuta nei live. Al di fuori degli schemi commerciali tradizionali.
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